PRODUZIONE RIFIUTI
La legge stabilisce per il 2020 una riduzione di rifiuti tra il 20% e il 25% rispetto ad una produzione
del 2011 di 673 kg procapite. Il piano prevede di ottenere questo obiettivo
attraverso una riduzione del 5% dell’assimilazione (di fatto la quantità che
attualmente è occupata dai rifiuti “in sgavio tariffa”) e per il restante
15-20% attraverso la tariffazione puntuale e altre attività di riduzione di
rifiuti.
Ci si chiede se anche il sistema di raccolta in sé possa portare ad
una riduzione di rifiuti.
I 673 kg per abitante residente corrispondono a 398 kg per abitante
equivalente.
Se si tolgono i rifiuti “in sgravio tariffa” nel 2011 la produzione
procapite era di circa 645 Kg abitante residente.
Gli obiettivi da prendere in considerazione sono il 20-25% su 673 e
398 kg. pari a 538-505 per abitante residente e 318-298 per abitante
equivalente.
Particolarmente significativo è il
secondo grafico che mostra una produzione pressochè identica per abitante
equivalente attorno ai 400 kg nelle raccolte senza umido, stradale e mista,
mentre la raccolta porta a porta ha una produzione di oltre il 15% inferiore.
Il dato di produzione inferiore
del porta a porta si ripete in tutti i grafici (dal -22,4% al -15,5%) per cui
risulta evidente che la minor produzione di rifiuti è strettamente legata al
sistema di raccolta.
Le differenze di produzione
procapite fra i grafici superiori e quelli inferiori rileva che ad usufruire
della possibilità dello “sgravio in tariffa” sono principalmente i comuni senza
raccolta umido (63 kg procapite) seguiti da quelli a raccolta stradale (43 kg
procapite) da quelli con raccolta mista (33 kg procapite) mentre nei comuni
porta a porta questa quota è di soli 11 kg procapite.
In parte, ma non solo,
questo è dovuto al fatto che la raccolta porta a porta è particolarmente
sviluppata nella provincia di Parma, dove i rifiuti che i produttori
conferiscono a terzi rispetto al gestore per cui si ottiene lo “sgravio in
tariffa” è una pratica esclusa, a differenza di tutte le altre province.
Togliendo i comuni parmensi ne porta a porta la quota in “sgravio tariffa” sale
a 21 kg procapite, comunque sempre inferiore agli altri sistemi.
Osservando il grafico delle
produzioni per abitante equivalente senza le quote “in sgravio tariffa” si nota
che passando dai sistemi con comuni più grandi (sistema misto) a quelli con
comuni più piccoli (sistema senza umido) la produzione diminuisce leggermente,
con l’eccezione dei comuni porta a porta, che dovrebbero collocarsi tra la
raccolta stradale e quella senza umido, in cui invece la diminuzione è
decisamente più consistente.
Una leggera diminuzione dai comuni maggiori a quelli minori in parte può essere giustificato dal fatto che più il comune è piccolo più possono essere presenti forme di autosmaltimento (anche se non si può escludere che occorra intervenire con qualche correzione sui parametri di calcolo degli abitanti equivalenti), ma il calo consistente della raccolta porta a porta non può che essere collegato al tipo di sistema di raccolta che induce ad una produzione inferiore.
In tutti i casi l’unico sistema di raccolta che mostra di incidere positivamente nel perseguire gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti è la raccolta porta a porta anche se da sola non permette di raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 20-25%, ma si limita ad un 15-17%.
Una leggera diminuzione dai comuni maggiori a quelli minori in parte può essere giustificato dal fatto che più il comune è piccolo più possono essere presenti forme di autosmaltimento (anche se non si può escludere che occorra intervenire con qualche correzione sui parametri di calcolo degli abitanti equivalenti), ma il calo consistente della raccolta porta a porta non può che essere collegato al tipo di sistema di raccolta che induce ad una produzione inferiore.
In tutti i casi l’unico sistema di raccolta che mostra di incidere positivamente nel perseguire gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti è la raccolta porta a porta anche se da sola non permette di raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 20-25%, ma si limita ad un 15-17%.
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