EMILIA ROMAGNA SISTEMI DI RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI A CONFRONTO - INTRODUZIONE

EMILIA ROMAGNA
SISTEMI DI RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI A CONFRONTO

INTRODUZIONE

Nella maggior parte dei comuni dell’Emilia Romagna si procederà nel prossimo periodo, tramite ATERSIR, l’Agenzia Regionale di gestione di rifiuti e acqua, ai nuovi affidamenti del servizio di gestione dei rifiuti, in genere tramite gara.

Si ritiene pertanto utile ai fini di una scelta del sistema di raccolta da affidare, fornire ai comuni i dati relativi a produzione dei rifiuti, rese di raccolta differenziata, rifiuti inviati a riciclaggio, rifiuti non inviati a riciclaggio e costi del servizio riscontrati nei diversi comuni della regione, suddiviso per sistema di raccolta applicato e sulla base dei criteri contenuti nella legge 16/2015 su rifiuti ed economia circolare recentemente approvata dall'Assemblea Regionale.

I dati sui quantitativi dei rifiuti suddivisi per frazioni e modalità di raccolta sono stati forniti da ARPA ER rilevati con sistema informatico ORSO e relativi all’anno 2014. I dati relativi ai costi sono quelli ufficiali dei PEF 2015 così come forniti da ATERSIR e approvati dai comuni.

La legge definisce sistema di raccolta “porta a porta” quella raccolta in cui si raccolgono con modalità porta a porta il rifiuto indifferenziato residuale e la frazione organica umida.

Sulla base di questa definizione si è provveduto, anche attraverso un confronto con ATERSIR, ad individuare i seguenti 4 sistemi di raccolta di base:

  • raccolta porta a porta (78 comuni [1]): quando almeno l’80% del rifiuto indifferenziato e della frazione umida sono raccolte porta a porta;
  • raccolta stradale (111 comuni): quando almeno l’80% del rifiuto indifferenziato e della frazione umida sono raccolte con cassonetti stradali;
  • raccolta mista (52 comuni): quando la raccolta del rifiuto indifferenziato o della frazione umida o di entrambe le frazioni sono raccolte in percentuale diversa rispetto a quelle previste dalla raccolta porta a porta o dalla raccolta stradale;
  • raccolta senza separazione secco/umido (96 comuni): quando non viene effettuata la raccolta dell’umido sulla maggior parte della popolazione che non ha optato per il compostaggio domestico, indipendentemente dalle modalità di raccolta delle diverse frazioni di rifiuto.

La legge 16/2016 indica quale parametro da utilizzare nel giudizio di efficienza gli abitanti equivalenti, tramite la trasformazione in abitanti delle utenze non domestiche, delle seconde case, dei flussi turistici e universitari tenendo in considerazione anche la dispersione territoriale.

La trasformazione in abitanti equivalenti permette di mettere tutti i comuni allo steso livello, mentre il calcolo con gli abitanti residenti tende a penalizzare i comuni con maggiori flussi turistici, con maggiore presenza di attività (aree artigianali), o con maggiore pendolarismo.

Poiché la legge chiede di introdurre un indice di dispersione territoriale per i comuni di montagna ai fini dell’incentivo, in questi comuni il calcolo degli abitanti equivalenti è leggermente sovrastimato rispetto a tutti gli altri comuni, per cui i dati di produzione rifiuti, rifiuti non inviati a riciclaggio e rifiuti riciclati per abitante equivalente risulterà inferiore nei comuni di montagna, comuni che sono per la maggior parte con raccolta senza separazione secco/umido. Ciò si riflette su questo tipo di sistema di raccolta.

ATERSIR ha prodotto uno schema di trasformazione in abitanti equivalenti e ha calcolato gli abitanti equivalenti per i diversi comuni che hanno fornito i dati di tutte le utenze servite. Sui 337 comuni presenti nella regione nel 2014 hanno fornito i dati 297 e su questi è possibile oggi fare i calcoli basandoci sugli abitanti equivalenti oltre che agli abitanti residenti. Per il calcolo degli abitanti equivalenti ATERSIR non ha conteggiato fra la produzione dei rifiuti quei rifiuti differenziati che i produttori (Utenze non domestiche) conferiscono direttamente agli impianti senza passare dal gestore e su cui percepiscono uno sgravio in tariffa. Questi rifiuti sono poco oltre il 5% sull’intera produzione di rifiuti urbani e assimilati.

L’analisi è condotta solo sui 297 comuni su cui è stato possibile il calcolo degli abitanti equivalenti, in modo da rendere omogeneo il confronto fra il calcolo per abitanti residenti ed abitanti equivalenti.

La presenza media di abitanti residenti e abitanti equivalenti nei 4 sistemi di raccolta è la seguente:


N. comuni
RESIDENTI
EQUIVALENTI
% RES SU EQUIV
senza umido
74
4.587
7.600
60,4%
stradale
99
17.028
28.590
59,6%
mista
50
28.785
51.035
56,4%
porta a porta
74
10.807
17.136
63,1%
TOTALE
297
14.358
24.285
59,1%

Si nota che:

·       i comuni cha attuano una raccolta senza la raccolta dell’umido sono comuni con una bassa media di abitanti. Infatti tra questi si annoverano soprattutto comuni di montagna con scarsa presenza di attività produttive ma con presenza di seconde case e per alcuni di attività turistiche;

·       i comuni con raccolta mista presentano la maggiore media di abitanti. Fra questi vi è la maggior parte dei comuni capoluogo (5) e alcuni comuni della costa. Tra questi vi è una maggiore presenza di abitanti equivalenti rispetto alla media;

·       con abitanti sopra la media si attestano i comuni con raccolta stradale grazie anche a 3 capoluoghi, compreso Bologna, e alcuni comuni costieri, nonché diversi comuni con aree artigianali;

·       sotto la media, ma non di moltissimo, vi soni i comuni porta a porta, fra cui vi è un solo comune capoluogo (Parma) e nessun comune costiero. In questi comuni si registra la maggior percentuale di abitanti residenti rispetto agli equivalenti.

Si procede col calcolo sia per abitanti residenti che per abitanti equivalenti facendo presente che per quanto riguarda le rese di raccolta differenziata il dato rimane uguale.

Per la produzione totale dei rifiuti e per le rese di raccolta differenziata si presenta anche il confronto fra produzione con o senza i rifiuti differenziati “in sgravio tariffa” ovvero quei rifiuti che i produttori hanno inviato a riciclaggio direttamente. Il dato non cambia nel caso dei rifiuti non inviati a riciclaggio.



[1] È indicato il numero dei comuni dell’Emilia Romagna che nel 2014 applicava il sistema di raccolta descritto.

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